Le misure inserite in Garanzia Giovani si occupano di facilitare l’occupabilità di giovani under 30. Tali misure costituiscono un’applicazione del più vasto programma europeo Youth Guarantee, varato dall’Unione Europea nel 2013 e coperto da nuovi fondi per il triennio 2017-2020. Il programma Youth Guarantee, come si può desumere dai documenti legislativi che ne hanno accompagnato nel tempo la realizzazione, si pone l’obiettivo di combattere il fenomeno della disoccupazione giovanile in Europa. La disoccupazione giovanile, al momento dell’avvio del programma, costituiva, infatti, uno dei principali problemi irrisolti dell’economia europea nel suo complesso e, nello specifico, ancora di più dei sistemi economico-sociali di alcuni stati membri. Italia, Grecia e Spagna, con tassi di disoccupazione giovanile compresi tra il 40% e il 50%, rappresentavano i casi più emblematici della problematicità del fenomeno. 5,7 milioni di giovani, in tutta Europa, alla data del 2013 risultavano disoccupati.
Esaurita l’iniziale dotazione finanziaria alla fine del 2016, l’Unione Europea ha provveduto a rifinanziare il programma Youth Guarantee per il triennio 2017-2020 per un importo totale di 1,3 miliardi di Euro. Una parte consistente di questo ammontare – per la precisione 343 milioni di Euro – è stata destinata all’Italia.
Sulla base del rinnovo del finanziamento, il Governo italiano ha potuto, quindi, continuare le politiche attive volte alla lotta alla disoccupazione giovanile, cercando di migliorarne, dove possibile, l’attuazione.
Proprio a tal fine, il 1° Marzo 2018 è stato siglato un protocollo d’intesa tra il Ministero del Lavoro, l’ANPAL (l’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro) e Cofimi Industria (Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana), con l’obiettivo di fornire sostegno alle realtà coinvolte nell’attuazione del programma e di monitorarne l’andamento e i progressi.
Il programma Garanzia Giovani è rivolto principalmente ai cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training), cioè ai giovani che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in programmi di formazione professionale. Per l’iscrizione al programma, propedeutica al godimento degli aiuti messi a disposizione dal Governo, i giovani devono rientrare in un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, essere cittadini comunitari o stranieri extra UE residenti regolarmente in Italia.
n Italia l’attuazione delle misure concrete rientranti nel programma Garanzia Giovani è affidata alla competenza regionale. Sono le Regioni a organizzare concretamente le misure previste dal programma, intercettando le esigenze dei giovani e tentando di collegare questi ultimi con il mondo del lavoro o della formazione professionale. A tal fine, le Regioni si servono delle strutture e delle professionalità dei Centri per l’impiego o degli enti privati accreditati, all’interno dei quali i giovani possono trovare sportelli appositamente dedicati all’orientamento e all’implementazione dell’attuazione del programma di Garanzia Giovani.
Gli sportelli regionali sono, quindi, orientati ad attuare le misure previste dal programma. Ma quali sono, nel dettaglio, queste misure? Come emerge dalla sintesi del programma redatto dal Governo italiano, oltre all’accoglienza, al profiling e all’orientamento individuale, le misure si concretizzano in:
Come abbiamo accennato precedentemente, il programma Garanzia Giovani, oltre a essere un canale rilevante nella ricerca del lavoro per i giovani, costituisce una fonte di numerosi vantaggi anche per le aziende. Analizziamo nel dettaglio le opportunità messe a disposizione dal programma.
The project CODE benefits from a 2 300 000 € grant from Iceland, Liechtenstein and Norway through the EEA and Norway Grants Fund for Youth Employment. The sole responsibility for the content of this website lies with the Human Resources Development Agency and under no circumstances can be assumed that it reflects the official opinion of the Fund Operator or the Donors.